D’accordo, parliamo di democrazia
Due premesse indipensabili. La prima: domani Napolitano si farà accompagnare al giuramento da quattro corazzieri invece dei soliti diciotto. Questo pudore, che segue alcune altre retromarce della casta, è senza dubbio merito di Grillo. La seconda: ho più volte espresso pubblicamente il mio tifo per Rodotà. Va detto, a scanso di equivoci, a dimostrazione dell’assoluta buonafede dell’analisi successiva.
Dunque, la democrazia. Napolitano è stato confermato con 738 voti contro i 217 di Rodotà (che, ripeto, era il mio preferito). Non mi piace com’è finita, come non piace a molti di voi ma bisogna prendere atto del risultato di un voto “espresso liberamente”. E’ stato convinto, è stato un inciucio: molto probabile ma bisogna accettarlo. E comunque la battaglia deve proseguire sul piano politico, non certo in piazza. Gridare alla marcia su Roma è eversivo. Non sono il solo a pensarlo. Il primo a prendere le distanze è stato proprio Rodotà…
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